Come neutralizzare i comportamenti degli altri che non ti piacciono: la strategia più efficiente
Capita e capiterà sempre, sebbene noi diamo valore alle persone, che queste reagiscano verso di noi o verso il mondo in modi che non desideriamo, con comportamenti che non ci piacciono.
Ci può essere la persona che cerca di fare il bullo, quello che ha avuto una giornata storta e ci attacca verbalmente, quella che si ostina a rimanere sulla sua posizione mantenendo le proprie idee con forza, quella che risponde male all’approccio.
Insomma: ci sono infiniti comportamenti che ci possono non piacere.
Si può fare qualche cosa per eliminarli?
Ceeeeerto che sì, si può fare molto (come effetto) facendo poco (come azioni).
In altri termini si può raggiungere un risultato importante con pochissimo sforzo.
Come annullare i comportamenti del bullo
Cosa fare nella pratica per annullarli?
Facciamo un esempio: entra un nuovo ragazzo in compagnia e subito vuole fare il bullo.
Per farlo può agire in vari modi, se decide di prendere in giro qualche persona ha due possibilità:
1. Prendere in giro il più sfigato
2. Prendere in giro uno dei più “fighi”
Diciamo che sceglie la seconda possibilità e tenta quindi di destabilizzare uno degli alpha del gruppo (tu).
Inizia così a prenderti in giro… non per scherzare e basta (il che andrebbe bene) ma esagerando con cose pesanti.
Come agire?
La prima cosa che molti fanno è quello di agire allo stesso modo iniziando a prendere per il culo. Più l’altro attacca più tu attacchi.
E’ una cosa normale, è insito nella nostra natura, è una forma di lotta che il maschio ha dentro di sé anche se si esprime in modo verbale e non fisico.
Questo può funzionare, lo vediamo ogni giorno anche in natura, pesce grosso mangia pesce piccolo.
Però questo tipo di approccio, che sottolineo comunque spesso funziona, può portare dei problemi:
Se lui è più bravo di te nel prendere in giro che fai?
- Può accadere un’escalation di insulti
- Può finire in rissa
- Le altre persone in compagnia si possono scazzare
Si perché si crea una sorta di combattimento verbale, ma questo combattimento può aumentare di intensità e nel caso peggiore sfociare in uno scontro fisico.
Come fare per evitare questi problemi?
Una delle strategie più efficienti, a mio avviso la più efficiente, è quella che ricaviamo da alcune arti marziali, in particolar modo dalle arti marziali che basano il loro sistema sul non opporsi direttamente alla forza dell’avversario ma lasciarla fluire e spesso usare la sua stessa forza contro di lui.
Arti come il Judo, l’Aikido, e molti stili di Kung Fu hanno svariati metodi che permettono anche a una persona non fisicamente forte di battere qualcuno di più forte (no, non sono un esperto di arti marziali, sono solo un curioso 🙂 ).
Vi faccio un esempio, io in particolare non conosco le tecniche dell’Aikido ma come puoi vedere da questo video, i due non si mettono mai forza contro forza ma anzi lasciano “scorrere” l’attacco dell’avversario.
La strategia di cui ti voglio parlare è proprio questa: non rispondere forza contro forza.
Mi spiego meglio.
Nei rapporti sociali le cose si fanno in due: non esiste vittima senza carnefice, non esiste salvatore senza salvato, non esiste persona che prende in giro senza persona che subisce.
La stessa cosa vale al positivo: ad esempio non esiste persona che si complimenta senza una persona che riceve e ringrazia per i complimenti.
Se una persona ha un certo modo di agire con gli altri, questo modo di agire può essere tenuto in vita solo da una determinata reazione da parte degli altri.
Le reazioni sono così prevedibili che si innescano dei meccanismi di azione e reazione che puoi facilmente immaginare, lo sai già come reagiranno le persone a determinati comportamenti perché lo hai visto centinaia di volte!
Quindi:
Ogni azione sociale è tenuta in piedi dalla sua reazione prevedibile
Sia le cose negative, sia le cose positive.
Capito questo è intuitivo arrivare alla strategia per neutralizzare i comportamenti che non ci piacciono:
Per neutralizzare un comportamento devi rompere lo schema di azione e reazione.
Quindi?
Per neutralizzare un comportamento devi agire in modo inaspettato.
Questo serve anche per spiazzare.
Torniamo all’esempio della presa in giro?
Ok, dicevo che questo nuovo ragazzo in compagnia inizia a prenderti in giro.
La reazione prevedibile che manterrebbe in vita questo suo attacco sarebbe arrabbiarsi.
Quindi?
Quindi quello che puoi fare è agire diversamente spiazzandolo: mettiti a ridere, e se vuoi ringrazialo! 🙂
In altre parole: imperturbabilità perché non ti fai turbare!
Altri esempi?
Approcci una ragazza, lei ti risponde malissimo e tu sfoderi un bel sorriso 🙂 .
Un collega ha una giornata storta e si arrabbia con te senza motivo? Sorridi anche a lui!
Diciamo ad esempio che la ragazza che vuoi sedurre ti accusa di essere un donnaiolo, una reazione classica che rafforza questo suo comportamento sarebbe rispondere seriamente: “No no, non è vero”.
Invece un bel “Sì sì hai ragione” 🙂 la farà smettere, soprattutto se fatto in un tono che non lasci intendere se scherzi o fai sul serio.
Si possono fare molti altri esempi.
Immagina un adolescente che torna a casa dai suoi genitori sempre vestito in modo strano e i genitori lo sgridano ogni volta. A questo punto il figlio inizia a ribellarsi sempre di più e fare lo stravagante, così il meccanismo di azione e reazione sì fossilizza.
Cosa dovrebbero fare i genitori per migliorare la situazione?
Dovrebbero iniziare a complimentarsi con lui per i vestiti stravaganti, magari facendogli notare che anche loro si mettevano quelle cose lì da giovani. Così il ribelle non trova più nessuno a cui ribellarsi e la situazione si normalizza.
Altro esempio, e poi basta però, in cui una persona ha usato, involontariamente, questa tecnica con me.
Stavo aspettando una chiamata da una persona che aveva combinato un casino, mi aspettavo però, dato il carattere di questa persona, che non avrebbe ammesso l’errore.
Così mi immagino la nostra telefonata con io che gli dico che ha sbagliato e lui che fa lo strafottente.
Sai che è successo invece?
Si è comportato in modo molto educato ammettendo l’errore, questo mi ha completamente spiazzato e la telefonata non è assolutamente andata come mi aspettavo.
E ora tocca a te:
- Che azioni e reazioni costanti ci sono nel tuo rapporto con gli altri?
- Che comportamenti altrui vorresti neutralizzare?
- Come potresti usare la tecnica?