Come rispondere alla domanda sulle storie precedenti che hai avuto?
Spesso una donna ci pone delle domande per capire che storie precedenti ci siano nel nostro passato.
E’ normale, la aiuta ad inquadrare chi ha di fronte, e per dirla tutta la traduzione di “Hai mai avuto storie serie / lunghe?” è “Sei uno che si fa 1.000 ragazze e poi le molla oppure sei un tipo che storia serie?”.
Allo stesso tempo è una domanda che si basa su un presupposto tanto comune quanto sbagliato, cioè il fatto che non si possa cambiare.
Noi tutti infatti pensiamo che se una persona ha avuto un certo comportamento per tutta la vita è più probabile che mantenga questo comportamento piuttosto che lo cambi: questa è la credenza generale, molto forte per tutto ciò che riguarda la seduzione e i rapporti di coppia.
Ma invece si può cambiare! Come ho fatto io e come potete fare voi seguendo questo sito, si può finalmente prendere in mano la propria vita e raggiungere i propri obiettivi in fatto di donne.
Quando una persona sta cambiando però, c’è sempre un passato che incombe ed è normale che le persone vogliano delle informazioni su questo passato per capire meglio il tuo comportamento futuro… allo stesso tempo ciò è sbagliato perché il tuo comportamento futuro, ora che hai deciso di prendere in mano la tua vita e migliorare le tue capacità seduttive, sarà completamente diverso.
Cosa è giusto fare allora? Mentire?
No, mentire è sbagliato, ma non tanto da un punto di vista morale (quello lo lascio decidere a voi), mentire è sbagliato perché presuppone che dipendiamo dal giudizio degli altri su di noi (e sul nostro passato) per formare le nostra identità.
E poi diciamola tutta: la verità è sempre relativa. Se per esempio senti due persone che si sono mollate in malo modo, lui ti dirà una cosa (magari che lei è una stronza) e lei dirà una cosa diversa (magari che lui è un bastardo).
Chi dice la verità? Chi dice le cose come stanno?
Nessuno dei due: entrambi danno la loro prospettiva. Quindi, ritornando alla questione iniziale, è utile dire la verità (la nostra verità), dandone la prospettiva migliore.
Questo è quello che fanno tutti, solo che di solito lo fanno inconsciamente.
Cosa suggerisco quindi? Cosa fare nella pratica?
Quello che suggerisco è fare un “reframe”, cioè dare una determinate cornice ai fatti che sono accaduti (frame = struttura, cornice, strutturare, incorniciare), quindi mostrarli da un determinato punto di vista.
Facciamo l’esempio di Alfredo:
[…]vedo che sto acquisendo,anche grazie ai consigli che dispensi nel tuo prezioso sito, maggiore sicurezza nel relazionarmi con le donne.
Tuttavia a volte mi trovo di fronte a quello che per me è un vero e proprio scoglio: la classica domanda che le donne fanno sulle tue precedenti storie.
Ho sempre avuto storie che sono durate molto poco e lunghi periodi in cui non ne ho avute affatto. Ciò perché mi sono comportato da sfigato per buona parte della mia vita.
Cerco di rispondere tentando di dare l’impressione che sono stato io a volere che le cose andassero così. Meglio l’immagine di uno stronzo che di uno sfigato che per essere timido ed impacciato troppe volte ha perso occasioni servite su un piatto d’argento. Al meno credo sia meglio agire così.
Potrei anche mentire, ma mi capita di uscire con donne che farebbero presto a risalire, attraverso amicizie comuni, alla verità.
Altre volte ho tentato di evitare la risposta con dell’umorismo surreale. Loro, però, dopo aver riso tornano all’attacco come degli squali che sentono l’odore del sangue. Ovviamente loro cercano di scoprire cosa non vada in me. […]
Su di una cosa siamo d’accordo: passare per “lo stronzo” è sempre meglio che passare per “lo sfigato”, sappiamo che moltissime donne provano attrazione per questo genere di uomini.
Suggerisco quindi di fare lo stronzo? Assolutamente no! Faccio semplicemente notare che se parliamo di seduzione, tra i due quello che conquista di più è il primo.
Un’altra possibilità è quella di evitare la domanda con battute sagaci, ma spesso sono veramente curiose di conoscere la risposta e tornano sulla questione “come squali che sentono l’odore del sangue” 🙂 .
Faccio comunque degli esempi di battute che possono essere usate per rispondere alla domanda “Hai mai avuto storie lunghe / storie serie?”
Per esempio:
- “Storie lunghe?! Sei la prima ragazza con qui parlo in vita mia!” 🙂
- “Storie lunghe? Certo, sono stato insieme tutta la vita con una bambina che incontrai all’asilo nido… ma ora mi ha lasciato per Dawson” 🙂
- “Storie serie? Ci ho provato ma ci lasciavamo quando scoprivano che avevo fatto voto di castità” 🙂
Ma a parte le battute c’è un’altra possibilità, ed è qui che entra in gioco il reframe…
Lei: “Hai mai avuto storie lunghe?
- Lui: “Sto ancora cercando la mia anima gemella, fino ad ora non l’ho trovata”
Oppure…
- Lui: “No, nessuna donna è ancora riuscita a farmi innamorare” , e se stai flirtando puoi aggiungere con un sorrisetto furbo: “Pensi di riuscirci?” 🙂
(Nota: Attenzione, non voglio dire che si debba rispondere sempre così, questo è solo un esempio di reframe)
Reborn