Come Conoscere Se Stessi: Domande da Porsi e Strategie Utili
La celeberrima frase, Conosci te stesso, fu il motto che il filosofo Socrate fece suo, e successivamente della scuola che a lui ha fatto riferimento.
Ma cosa significa, precisamente, conoscere se stessi?
E quali sono le finalità di una ricerca che, si potrebbe dire, dura una vita intera?
Premesso che non è semplice rispondere in modo univoco a un quesito tanto esteso, è però importante fissare alcuni punti di partenza.
La conoscenza di se stessi può suggerire di interpretare i propri bisogni, di fare il possibile per soddisfarli, cercando di non nuocere agli altri.
L’individuazione delle necessità che la propria personalità unica chiede di realizzare è fondamentale nel processo di conoscenza di se stessi, poiché aiuta a realizzare la vita che corrisponde davvero a ciò che si è davvero.
Anche le relazioni di chi è in sintonia con se stesso sono autentiche, poiché affini con il suo carattere e le sue abitudini.
Identificare i propri punti di forza, ma anche quelli di debolezza, aiuta a porsi nei confronti degli altri in modo più schietto e sicuro, partendo dalla consapevolezza che la perfezione non esiste.
Ma, proprio per questo motivo, è fondamentale avere coscienza delle proprie qualità e valorizzarle al meglio, affinché l’altro possa esserne catturato.
Come conoscere se stessi: alcune strategie
Quali sono le strategie utili per conoscere davvero se stessi? Come fare a metterle in atto?
Prima di tutto, piuttosto che di strategie, sarebbe opportuno fare riferimento alle best practices da osservare giorno per giorno, per arrivare a un’intima consapevolezza di chi si è e di cosa si desidera.
Ti è mai capitato di volere la vita perfetta di qualcun altro, che peraltro non conosci, oppure hai visto solo di sfuggita?
Succede a tutti.
Il fatto è che dall’esterno non è possibile esprimere alcuna valutazione e, oltretutto, il tuo obiettivo principale è forgiare la tua vita in base a quelli che sono i tuoi gusti e desideri.
Non avrebbe senso, infatti, modulare una quotidianità, progetti e aspirazioni in funzione di ciò che vivono gli altri, che sono degli esseri unici proprio come te.
Risulta fondamentale, quindi, mettere in pratica alcune azioni finalizzate alla conoscenza più profonda del tuo vero te, per edificare un’esistenza soddisfacente e appagante.
Di certo, come avrai notato anche tu, le persone davvero soddisfatte e appagate, di sé e della propria vita, hanno anche la capacità di attirare gli altri, come una calamita.
Puoi cominciare con feedback, ossia riscontri, molto semplici, che riguardano aspetti apparentemente meccanici e scontati della tua vita quotidiana.
Puoi partire da un aspetto che potrebbe apparire banale, ma non lo è. Qual è il cibo che preferisci: ami il sushi, la pizza, i dolci, le verdure, e perché? Ci sono degli eventi particolarmente piacevoli che associ a uno di questi alimenti?
Le risposte ti aiuteranno a dare un significato ad alcune abitudini e a condividerle, se vorrai, con chi ti sta a cuore.
Dovrai armarti di molta pazienza, perché per conoscere davvero te stesso le domande che dovrai porti saranno molteplici.
Se ritieni che il percorso sia troppo complesso per metterlo in pratica da solo, ti puoi sentire libero di rivolgerti a un professionista, il quale ti saprà guidare con fiducia verso i tuoi obiettivi.
Ma, in generale, devi sapere che tu, e solo tu, avrai il potere di recepire le informazioni, sperimentarle e farle tue, passo dopo passo.
Alcuni punti chiave per definire la conoscenza di sé
Intanto, delineare alcuni punti chiave per approfondire la conoscenza e la stima di se stessi possono aiutarti concretamente a connetterti con la parte più intima del tuo essere.
Impara ad ascoltarti
Prima di tutto, impara ad ascoltarti. Percepire cosa provi, le tue reazioni all’ambiente esterno, alle parole o agli eventi, ti indica chi sei veramente.
Riconoscere le tue emozioni rappresenta la base per comprendere come ti poni nei confronti di te stesso e degli altri. Ricorda, le emozioni esistono, e reprimerle o giudicarle non ti porterà da nessuna parte.
Inoltre, accettati per ciò che sei e per quello che realmente sei in grado di fare.
Questa frase è spesso abusata e, ultimamente, si legge e si sente sulla bocca di tutti troppo spesso.
Ma, se ci rifletti con attenzione, l’accettazione delle proprie peculiarità e potenzialità non è affatto scontata, perché caratterizzano la tua persona, che si distingue dagli altri proprio per questo.
Ciò non significa evitare di migliorarsi, ma non bisogna cadere nella trappola di sentirsi sbagliati, inadeguati, perché si vorrebbe assomigliare a un modello ideale o immaginario che non trova corrispondenza nella realtà.
Poniti degli obiettivi
Molto importante è anche porsi degli obiettivi. Quali sono le tue aspirazioni nell’immediato, o nel futuro?
Avere uno o più obiettivi (meglio focalizzarsi su due o tre al massimo) ti impone di prendere un impegno concreto con te stesso, di stabilire un punto di partenza, uno di arrivo, e dei metodi per raggiungere la meta.
Per conoscere più profondamente te stesso, è anche importante coltivare relazioni di qualità, che siano autentiche e sappiano dare alla tua vita un valore aggiunto.
Sarai tu a stabilire quali siano i rapporti in grado di tirare fuori il meglio di te, evitando quelle che ti fanno sentire in colpa, sempre in errore, inadeguato o, peggio, fuori posto.
Per questo motivo è fondamentale riconoscere le tue emozioni e ascoltarti: se non lo fai, come puoi comprendere le persone con cui hai affinità e che ti aiutano a realizzare la parte migliore di te stesso?
Impara ad avere fiducia e sviluppa le tue potenzialità
Imparare ad avere fiducia è, probabilmente, uno dei punti più difficili per molti: si collega al lasciarsi andare, immaginando che, se si coltiva un desiderio, un progetto o un’ambizione, gli eventi faranno in modo di farli accadere.
Questo non significa che è sufficiente sperare che qualcosa avvenga, ma quando avrai dato il meglio di te stesso, conquistare la serenità verso l’esterno ti darà forza e calma.
Offrire il massimo che puoi è strettamente connesso allo sviluppo delle tue potenzialità.
Quali sono le cose che sai fare meglio, che ti piacciono e che gli altri apprezzano?
Interrogarsi su questo aspetto ti aiuterà a mettere in luce quegli elementi caratterizzanti della tua persona, che forse finora hai dato troppo per scontati e che, invece, possono farti vedere le cose sotto una diversa luce.
Allo stesso tempo, individuare e sviluppare il tuo potenziale può essere utile, durante il tuo percorso, per intraprendere una nuova attività professionale, che ti realizza e contribuisce alla tua effettiva soddisfazione.
Per esempio, se tra le tue qualità rientra quella di saper convincere gli altri e ti hanno sempre fatto notare quanto saresti bravo nel settore del marketing, hai mai pensato di mettere a frutto questa tua prerogativa, imboccando la strada che, in fondo, ti stimola e desidereresti provare?
In questo senso, è necessario prendere le distanze dai tuoi giudizi e da quelli altrui.
Prendi le distanze dai giudizi: te lo devi
Il giudizio, sia sulle emozioni, sia sulle caratteristiche del tuo essere, non solo non ti porta a nulla, ma anzi potrebbe incutere sensi di colpa, di vergogna, di inadeguatezza.
Inoltre, il giudizio ti allontanerebbe inutilmente da te stesso e dagli altri.
Non ti condurrà lontano pensare a cosa direbbero gli altri riguardo a un tuo modo d’essere o una scelta che intendi intraprendere per la tua realizzazione personale.
Se sei convinto, e soprattutto ti assumi la totale responsabilità di ciò che stai facendo, non dovresti porre nessuno in grado di poter valutare, in un senso o in un altro, quello che ritieni sia più giusto per te.
Un altro elemento cardine, nel tuo percorso di conoscenza di te stesso, riguarda proprio l’assunzione di responsabilità nei confronti della tua vita.
È proprio prendendo il 100% della responsabilità delle scelte che fai a renderti più sicuro di te, a scoprire ciò che ti rende davvero felice e ciò che, al contrario, ti blocca e ti causa frustrazione.
Non si tratta di portare il peso del mondo sulle spalle e assumere ruoli che non ti sono propri, ma di focalizzarti sui singoli fattori del tuo carattere e della tua esistenza, con consapevolezza e libertà di agire.
E se questo decalogo per la conoscenza di te stesso dovesse sembrarti troppo faticoso, non dimenticare di divertirti.
La vita è fatta anche di questo, e se talvolta la prenderai troppo sul serio, rischi di perdere una fetta della torta.
L’esistenza umana è composta da tanti elementi: gioia, tristezza, attesa, frustrazione, ma anche divertimento e spensieratezza.
Non precluderti le risate e i momenti che ti apportano una boccata d’ossigeno: anzi, cerca di ritagliarti più occasioni possibili per condividere esperienze positive, viverle in prima persona e abbandonarti a una risata di gusto e liberatoria.
Domande utili per conoscere se stessi
Le domande più utili per conoscere se stessi hanno, quasi sempre, risvolti pratici.
Infatti, per arrivare all’obiettivo desiderato, non avrebbe significato porsi quesiti che gli esseri umani si domandano da sempre, come “Perché siamo al mondo”, oppure “Dove stiamo andando”?
Per conoscere te stesso, occorre andare sul concreto, e quindi chiederti cosa desideri nella tua vita nell’immediato, nel breve e nel lungo periodo.
Attenzione, perché farlo non è semplice come dirlo: si tratta di saper pianificare, saper interpretare i propri bisogni immediati che, ricorda, vengono per primi.
Facendo un esempio pratico, sarebbe difficile chiederti cosa desideri per il tuo futuro professionale quando sei in debito di sonno e stai morendo di fame.
Prima, dunque, dovrai soddisfare i tuoi bisogni primari, riposando e nutrendo il tuo corpo e, di riflesso, la tua mente, che per funzionare necessita di acqua e sostanze nutritive.
Tornando ai quesiti concreti da porti, domandati: cosa ti rende contento e realizzato?
Questo è uno dei possibili spunti da cui partire.
Comincia dalla tua vita professionale: sei appagato, oppure ci sono margini di miglioramento? Quanto conta per te il lavoro e la realizzazione in questo settore?
Ci sono persone per cui l’ambizione e la dimostrazione del proprio valore, in ambito professionale, hanno un peso rilevante, mentre altre che si dedicano piuttosto ai propri hobbies preferiti, perché il lavoro occupa un posto marginale nel proprio sé.
È fondamentale essere sinceri con se stessi, perché le risposte che emergono dalla parte più profonda costituiscono il punto di partenza per un percorso, una decisione, un cambiamento.
Tutti elementi che possono contribuire in modo concreto a modulare la vita che si desidera, senza eccessiva paura di affrontare l’ignoto.
In realtà, i timori non sono necessariamente negativi, perché in molti casi mettono in guardia da eventi spiacevoli che potrebbero verificarsi, da persone infide e situazioni pericolose.
Se, però, la paura di affrontare le proprie aspirazioni rischia di bloccare, il rischio è quello di precludersi soddisfazione, realizzazione e piacere.
Un’altra domanda di rilevanza assoluta, per conoscere davvero te stesso, riguarda il rapporto con la propria persona.
Cosa mi piace di più di me stesso? Quali sono gli elementi che non cambierei e di cui vado fiero/a?
Al contrario, cosa mi provoca disagio del mio corpo, e che azioni posso intraprendere per migliorarli, oppure semplicemente accettarli?
Nelle relazioni con le persone, invece, è fondamentale porsi dei quesiti affidandosi alle proprie emozioni, che offrono riscontri immediati e senza il filtro delle convenzioni sociali.
La domanda di base potrebbe essere: quali sono gli elementi che mi colpiscono in una persona, appena la incontro?
Come reagisco al verificarsi di determinati comportamenti?
Quali sono i fattori che mi affascinano nell’altro, e quali sono quelli che, viceversa, possono attirare le persone verso di me?
Puoi soffermarti sulle risposte che riguardano la tua fisicità, ma anche i tuoi atteggiamenti, comportamenti e modi di esprimerti, oltre che ciò che di più istintivo alberga in te.
Che senso ha tutto questo?
Il significato di queste domande sta nelle risposte che saprai darti, perché ti consentiranno di comprendere meglio chi sei, cosa ti piace e cosa no, cosa non tolleri dagli altri e da te stesso.
Ricorda che il migliore approccio, nei confronti della tua persona, è di tipo esplorativo.
La curiosità verso il tuo essere, i tuoi gusti, le reazioni e i desideri è il motore che ti spingerà verso la parte migliore di te e la vita più soddisfacente che possa immaginare.
Servono impegno e volontà di uscire, talvolta, dai propri schemi mentali, abbandonando alcune delle credenze limitanti che, necessariamente, ognuno di noi si porta dietro fin dall’infanzia e che può accumulare durante la strada.
Finita qui?
No, considerando che il viaggio di conoscenza di sé dura una vita. Per mettere in pratica i consigli fin qui esposti servono impegno, passione verso la scoperta e fiducia, perché la conoscenza di se stessi rappresenta una delle esperienze più belle ed emozionanti, da cui vale la pena di farsi coinvolgere.