Energia femminile ed energia maschile
Parliamo tanto di energia maschile…
Ma l’energia femminile? Cos’è? Gli uomini hanno energia femminile?
E le donne? Come funziona per loro?
Ecco una visione generale della questione
Tutti noi, uomini e donne, abbiamo sia energia maschile che energia femminile.
Quando dico “energia” non intendo qualche forma di magia voodoo, “energia” è solo un nome, un nome che viene dato per semplicità a tutta una serie di comportamenti, di modi di pensare, di agire, di sentire, che hanno caratteristiche comuni.
Quindi da una parte abbiamo l’energia maschile, e dell’altra quella femminile, ed ovviamente queste due forze hanno caratteristiche molto diverse tra loro, opposte direi.
Se da una parte l’energia maschile è forza, direzione, imperturbabilità, dominanza, l’energia femminile è cura, gentilezza, abbandono, è un’energia fluida.
Il fine dell’energia maschile è trovare sempre nuove sfide e vivere intensamente, il fine dell’energia femminile è invece condividere l’amore e l’affetto.
Ognuno di noi ha queste energie dentro di sé e quindi si possono mescolare in quantità diverse.
Fino agli anni ’50 del ventesimo secolo gli uomini esprimevano esageratamente la loro energia maschile ed erano incapaci di esprimere la loro parte femminile. L’uomo macho è proprio questo, il classico uomo anni ’50 che comanda a bacchetta la moglie.
E le donne com’erano? Erano tutto l’opposto, non erano abituate ad esprimere la loro energia maschile e non potevano nemmeno farlo, le donne manager erano un’utopia, le donne non potevano far altro che stare in casa a fare la casalinghe o al massimo fare lavori considerati tipicamente femminili (segretaria, maestra, ecc. ecc.).
Poi sono arrivate rivoluzione yippie e femminismo.
Con la rivoluzione yippie gli uomini hanno iniziato a dare più ascolto alla loro energia femminile, i capelli lunghi degli yippie sono un chiaro esempio di ciò.
Il femminismo invece ha permesso alle donne di esprimere anche la loro energia maschile, è stata una dura lotta che noi oggi non ci ricordiamo, ma il femminismo è stata una delle rivoluzioni più importanti della storie dell’umanità.
Dove siamo ora?
Oggigiorno, partendo da una situazione di squilibrio (quella degli anni ’50) siamo finiti ad un’altra situazione di squilibrio, ma nel senso opposto.
Gli uomini d’oggi sono capacissimi di fare le donne ma poco capaci di fare gli uomini, le donne l’esatto contrario.
Non siamo stati in grado di prendere con coscienziosità quello che le rivoluzioni sociali del ‘900 ci potevano dare e abbiamo esagerato.
Vuoi delle prove?
Quando parli a una donna dell’uomo che guida la relazione in molti casi ti senti rispondere che sei un maschilista.
Perché?
Perché in molte (e in molti) non sono in grado di distinguere una guida fatta con dominanza positiva (vero uomo, la giusta via di mezzo) da una fatta con dominanza negativa (macho anni ’50).
Vuoi un’altra prova?
Se fino al femminismo per una donna era normale (qualche volta obbligatorio) fare la casalinga e prendersi cura dei figli, oggi è qualche cosa di strano.
Se una ragazza di 18 anni, parlando con le amiche di quello che vorranno fare da grandi, dicesse “Io vorrei fare la casalinga”, loro la guarderebbero male, come se fosse una cosa stranissima e non giusta, come se non avesse ambizioni, come se crescere dei nuovi esseri umani non fosse un’ambizione, come se crescere dei figli fosse meno importante che fare carriera.
Dov’è quindi il vero giusto mezzo?
Il giusto mezzo sta nella libertà di scelta e di espressione della propria energia, sia maschile che femminile.
Una donna vuole lavorare e non avere figli? Liberissima di farlo!
Una donna vuole starsene a casa con i figli? Liberissima di farlo! (ovviamente se le condizioni economiche lo consentono)
E l’uomo?
Anche all’uomo dovrebbe essere lasciata più libertà, spesso i suoi gesti virili vengono classificati come maschilismo.
Ma dato che non possiamo puntare il dito contro il mondo se ogni tanto questa libertà non ci viene concessa, questa libertà ce la prendiamo, ce la prediamo e la concediamo alle persone che stanno con noi.
Cosa voglio dire?
Come possiamo concedere la libertà?
L’esempio migliore è una coppia.
Nella maggior parte dei casi nelle coppie di oggi, soprattutto quelle giovani, entrambi i partner lavorano.
Il lavoro è spesso, non sempre, un luogo in cui regna molta energia maschile, sia per la natura del lavoro stesso sia per alcuni modi di fare ormai diventati rigidi e indiscutibili.
Sul lavoro una donna deve tirare fuori la sua energia maschile, spesso deve concentrarsi, prendere decisioni, essere decisa e assertiva, non lasciarsi mettere i piedi in testa e ogni tanto combattere per i propri diritti e per l’avanzamento di carriera (nota che abbiamo detto combattere riferito a una donna).
Per fare questo, per la maggior parte delle donne, è richiesto uno sforzo ben maggiore che ad un uomo, perché, sempre per la maggior parte delle donne, non è normale esprimere così tanta energia maschile.
Quando tornano a casa queste donne, nel loro profondo, avrebbero bisogno di essere semplicemente… donne. Quindi di lasciare al lavoro l’energia maschile e immergersi nella propria femminilità.
Il problema è che molti uomini di oggi, e quindi molti partner maschili, non glielo lasciano fare. Proprio nel momento in cui è più richiesto a loro di essere uomini per lasciare alla donne l’essere donna, non lo fanno.
E poi ci si chiede perché tante relazioni finiscano… manca polarità, l’anima della passione.
Ci può essere attrazione e passione solo se c’è un maschile e un femminile, come nella vita così anche nell’intimità.
Pensa a quando nell’intimità i ruoli si scambiano, c’è sempre uno che si abbandona all’altro e l’altro che lo “domina”. Per dirla in altri termini, perdonate il francesismo, c’è sempre uno che scopa e uno che viene scopato. 🙂
Quindi, l’obiettivo è la piena libertà di esprimere sia la propria energia maschile sia la propria energia femminile, ed è nostro compito, come uomini, concederci questa libertà e concederla alle persone che ci circondano.